Deducibilità dei costi e metodi di accertamento: ciò che (forse) non sai e che può fare la differenza in caso di verifica

Quando i costi diventano deducibili? Un punto critico nell’accertamento dei redditi

Nel panorama sempre più complesso del diritto tributario, uno dei nodi più delicati riguarda la deducibilità dei costi in sede di accertamento fiscale. Un tema che incrocia aspetti tecnici, giurisprudenza consolidata e riflessioni di grande rilevanza pratica per imprese, lavoratori autonomi e consulenti.

Ma quando, e soprattutto in base a quale metodo di accertamento, i costi possono essere effettivamente dedotti?

In un nuovo approfondimento curato dal Prof. Avv. Gianfranco Ferranti, Direttore Scientifico dell’Area Fiscale di SEAC CEFOR, vengono esaminate le implicazioni concrete delle diverse modalità di accertamento – analitico-induttivo, induttivo-extracontabile – e il loro impatto sul riconoscimento (o meno) della deducibilità dei costi.

Vengono trattati argomenti come:

✅ Quando l’Amministrazione finanziaria può scegliere liberamente il metodo di accertamento
✅ Perché il contribuente può trovarsi in una posizione meno tutelata nel caso di metodo analitico-induttivo
✅ Quali novità ha introdotto la Corte costituzionale con la sentenza n. 10/2023

L’accertamento analitico-induttivo non può precludere automaticamente la deducibilità dei costi: la giurisprudenza sta cambiando rotta?

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