
Licenziamento individuale: evoluzione della disciplina e casi concreti
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Descrizione del corso
Le modifiche apportate dal legislatore dal 2012 in poi alla normativa sui licenziamenti individuali erano volte a superare il vecchio sistema sanzionatorio previsto dall’art. 18 Statuto dei Lavoratori, considerato, soprattutto dal mondo delle imprese, troppo rigido non prevedendo alcuna possibilità di modulazione della sanzione rispetto ai vizi riscontrati. Si è quindi passati ad una riscrittura della predetta norma che invece modula variamente la sanzione a seconda del tipo di licenziamento (giusta causa, giustificato motivo soggettivo o giustificato motivo oggettivo) e del tipo di vizio che viene riscontrato, mantenendo la sanzione della reintegrazione per le ipotesi di vizi più gravi. Sulla scia di tale modifica, anche il successivo D. Lgs. N. 23/2015 (c.d. Job Act) ha previsto una nuova disciplina per gli assunti successivamente al marzo 2015, che limita la sanziona della reintegrazione ai vizi più gravi, graduando la misura della indennità risarcitoria in ragione della diversa anzianità di servizio. La predetta disciplina normativa è stata, via via, scardinata dalla giurisprudenza e da diverse sentenze della Corte Costituzionale, alla luce delle quali l’apparato sanzionatorio effettivamente vigente risulta significativamente diverso da quello che appare dalla sola lettura delle norme di legge. E’ dunque assolutamente opportuno e necessario che l’evoluzione della disciplina sia analizzata con attenzione, per meglio comprendere le possibili fattispecie che possono ora configurare ipotesi di licenziamento illegittimo soprattutto avere ben chiara la disciplina sanzionatoria applicabile in ragione delle diverse tipologie di vizi.
Programma del corso
- I nuovi orientamenti giurisprudenziali
- Il “nuovo” jobs act dopo le pronunce della Corte Costituzionale
- I termini di prescrizione
- Contestazione di infrazione disciplinare e adozione di sanzione espulsiva
- L'istituto del repechage nel GMO
- Il licenziamento per superamento del comporto
- Il licenziamento verbale
- La revoca di un provvedimento di licenziamento
- La proposta conciliativa